lunedì 23 novembre 2015

oVirt 3.6 e le proposte per oVirt 4 al meetup di Milano

Giovedì 19 novembre ha avuto luogo il primo meetup italiano di oVirt. Subito dopo l'arrivo dei partecipanti, Sandro Bonazzola (Integration team lead di oVirt e RHEV) ha fatto gli onori di casa con una presentazione della community di oVirt; una community che funziona molto bene, come dimostrano le statistiche sul numero di utenti attivi di users@ovirt.org, il tempo medio di riposta alle richieste e il numero di messaggi che ricevono attenzione. Per approfondire i dettagli della presentazione vi invito a scaricare il documento (reperibile qui).

Dopo l'introduzione, alla quale ha partecipato in videoconferenza anche Mikey Ariel (Community lead di oVirt), è stata la volta dei festeggiamenti per la tanto attesa nuova release 3.6. Gli sviluppatori ci hanno raccontato gli sforzi profusi e le difficoltà incontrate durante il percorso. Dunque è stata la volta di torta e spumante.

La seconda parte del meetup è stata interamente dedicata alle proposte della community per la futura nuova major release, oVirt 4.0. Ne sono scaturiti desideri, riflessioni ed esigenze concrete provenienti dal mondo enterprise che, si sa, è il vero feedback di valore per gli sviluppatori. Possiamo qui riassumere alcune delle proposte avanzate per il prossimo futuro rilascio:
  • [container] convergenza tra oVirt Node e Atomic Host: anziché sviluppare autonomamente un sistema operativo minimale, partire dal progetto Atomic e creare una variante con gluster, qemu, libvirt, vdsm e tutto quello che serve ad oVirt Node. In questo modo si diminuirebbe sensibilmente il carico di lavoro e si potrebbero sfruttare tutte le potenzialità di Atomic legate ai container (vedi punto successivo).
  • [container] creazione e gestione dei container: dal momento che libvirt già supporta i container LXC, aggiungere un nuovo cluster type in modo da poter sfruttare l'integrazione con Docker/Kubernetes già presente in Atomic. Inizialmente sarebbe sufficiente poter creare i container per poi, in futuro, lavorare sulla migrazione dei processi tra un host e l'altro.
  • [container] modalità VDSM_remote: così come avviene nel mondo HA cluster, aggiungere la possibilità di affiliare VM guest come nodi VDSM per i container, escludendo sostanzialmente il power management e tutto quello che riguarda il bare metal;
  • [gluster] oVirt Node come storage appliance (Samba/CTDB/Ganesha): aggiungere all'oVirt Node funzioni avanzate di storage e inserire nell'Engine la configurazione automatica dei nodi in questo senso. GlusterFS già supporta Samba (liscio o clusterizzato con CTDB) ed NFS Ganesha; rimarrebbe quindi da integrare un provisioning della configurazione come avviene nelle più diffuse soluzioni NAS commerciali (funzionalità NetApp killer, come dice qualcuno).
  • [network] supporto diretto ad Open vSwitch: ad oggi l'unico modo per dialogare con Open vSwitch è attraverso il provider esterno di Neutron. Sarebbe molto meglio avere OVS installato sui nodi e gestirlo direttamente attraverso la gestione delle network dell'engine; questo abiliterebbe gli utenti alla creazione di particolari topologie di rete ad oggi ottenibili in oVirt solo attraverso macchinose (e a volte pericolose) combinazioni di VLAN e vNIC secondarie sulle VM.
Questo è solo un estratto del lavoro svolto al meetup; vi invito a leggere la lista completa delle proposte, minuziosamente catalogate da Giuseppe Ragusa sulla mailing list, ordinate per oVirt Node, oVirt Engine e VDSM.

Un saluto da parte mia. Non dimenticatevi di iscrivervi alla nostra community italiana!

venerdì 6 novembre 2015

È uscito oVirt 3.6: tutte le novità

È finalmente stata rilasciata la versione finale di oVirt 3.6. È un traguardo molto importante per una suite che mira ad essere la migliore alternativa a VMware vSphere. In questa versione troviamo tante novità tra cui la possibilità di utilizzare FibreChannel o Gluster come backend per il Self-Hosted Engine (la modalità che permette di far girare l'engine su di una VM ospitata da un nodo di oVirt stesso). Inoltre troviamo un'integrazione sperimentale a Glance e Cinder attraverso Docker, il supporto ai nodi Debian e la nuova VirtIO Serial Console.

Cosa c'è di nuovo in oVirt 3.6?

  • il Self-Hosted supporta FibreChannel e Gluster. Fino ad ora era possibile utilizzare solo NFS come storage backend del Self-Hosted Engine. Se da una parte NFS è sicuramente la soluzione di storage condiviso più veloce da implementare, dall'altra poneva diversi problemi di affidabilità, creando di fatto un single point of failure. Con Gluster e FiberChannel possiamo ora scegliere tra due importanti soluzioni che oVirt già da tempo supporta come storage per le VM.
  • VirtIO Serial Console. Ora è possibile accedere alla console delle VM tramite un gateway SSH, senza dover passare dall'engine attraverso il browser.
  • migliorata la gestione degli Affinity Rules. Tramite l'innovativo algoritmo UAV (Unified Affinity Group) ora i cluster vengono controllati periodicamente per risolvere eventuali conflitti e, in caso, migrare le VM.
  • supporto per Fedora 22. È stato aggiunta la possibilità di usare Fedora 22 sia sia come distribuzione per l'engine, sia come distribuzione per l'host (nodo).
  • [sperimentale] supporto per Debian. Ora è possibile utilizzare Debian come host di oVirt.
  • [sperimentale] integrazione di Cinder e Glance attraverso Docker. I servizi Glance e Cinder sono ora disponibili come immagini Docker, installabili direttamente dall'engine-setup di oVirt. Le immagini sono fornite direttamente dal progetto Kolla così come altri container utilissimi per lavorare con OpenStack.
Potete trovare le note di rilascio e la lista completa delle funzionalità della versione 3.6 sul sito di oVirt.

Il gruppo di oVirt Italia sta preparando una guida di installazione di oVirt completamente in italiano! Tornate a trovarci presto e, se non l'avete ancora fatto, fatto un salto nella nostra community per tenervi aggiornati.

lunedì 26 ottobre 2015

Che cos'è oVirt?

oVirt è un'alternativa opensource a VMware vSphere e fornisce una completa interfaccia di gestione per la virtualizzazione multi-node. Potete scegliere tra lo storage classico fatto con la SAN (iSCSI/FC) o con una share NFS, e il più flessibile Software-defined storage (fatto con GlusterFS) in tutto e per tutto paragonabile alla VMware Virtual SAN.

Feature principali
HA, Load Balancing, Quota, Live Migration, Clone/Snapshot, Affinity, CBT, v2v/p2v, VDI, SDN e tutto quello che fino ad ora avete avuto solo con costose sottoscrizioni.



oVirt in breve

  1. oVirt è una soluzione open source per il management degli host di virtualizzazione, dello storage e delle risorse di rete. È uno strumento di deplyoment e monitoring delle macchine virtuali del tuo data center.
  2. oVirt implementa la Live Migration che ti permette di spostare le VM attive attraverso gli host e gli storage domain senza alcun downtime.
  3. oVirt farà ripartire le guest VM dagli host guasti su altri host in modo da ottenere la High Availability.
  4. oVirt utilizza KVM come hypervisor delle macchine virtuali; è possibile aggiungere un host CentOS configurato per la virtualizzazione oppure utilizzare l'hypervisor bare-metal chiamato oVirt Node.
  5. oVirt supporta nativamente il software-defined-networking (SDN) su tutti i nodi hypervisor attraverso lo standard OVN.
  6. Puoi migrare facilmente ad oVirt da qualsiasi altra soluzione di virtualizzazione grazie alla conversione any-to-any:
    • V2V - per convertire una VM su KVM partendo da VMware, Citrix, Hyper-V;
    • P2V - per convertire una macchina fisica in una macchina virtuale.
  7. oVirt è un'ottima soluzione per il VDI. Più di 3000 studenti dell' Universidad de Sevilla usano l'infrastruttura per il desktop virtuale.
  8. oVirt supporta i seguenti tipi di storage: NFS, iSCSI, Fiber Channel, GlusterFS, un qualsiasi filesystem POSIX-compliant e (dalla versione 4.0) anche Cinder/Ceph.
  9. l'integrazione con OpenStack è in continua crescita: condivisione delle immagini con Glance, condivisione della rete SDN (per definire le VLAN attraverso Neutron) e l'abilità di controllare le VM di oVirt dirattamente da Horizon.
  10. oVirt è stato tradotto in diverse lingue e, dalla versione 4.0, è supportato ufficialmente anche l'italiano! Puoi aiutarci nella traduzione attraverso il progetto Zanata.
  11. oVirt è dotato di una fantastica interfaccia web ma per l'integrazione avanzata sono disponibili la CLI, le REST API e una potente SDK Java/Python.

Supporto e costi

Parliamo di software 100% opensource, con sviluppo enterprise-dirven, supportato da una sempre più vasta community (che ora conta, ovviamente, anche oVirt Italia). Tutte le feature che siete abituati ad usare su una piattaforma di virtualizzazione commerciale (alta affidabilità, vMotion, snapshot, backup a caldo, backup a freddo, import ed export delle VM, ecc...) sono messe a disposizione senza alcun costo di licenza o subscription. 

Se il know-how del reparto IT della vostra azienda è sufficiente a gestire un prodotto opensource, oVirt è sicuramente la soluzione che state cercando. In alternativa, una volta valutato il software, potete optare per una delle soluzioni commerciali basate su oVirt. Di seguito trovate riportati i prodotti downstream suddivisi per categoria.


Virtualizzazione 

  • Red Hat Virtualization (RHV): prima scelta in assoluto come alternativa a vSphere con costi di gestione inferiori fino all'80% rispetto a VMware grazie alla strategia che non prevede alcun costo di licenza ma la sola sottoscrizione di un piano di supporto; Red Hat stessa è la prima finanziatrice del progetto oVirt.
  • Oracle Linux Virtualization Manager: dal 2019 Oracle è entrata ufficialmente a far parte della community oVirt; questo in virtù del rilascio della loro piattaforma di virtualizzazione che va a sostituire Oracle VM (basata su Xen) e ad affiancarsi a VirtualBox per il desktop. Molto interessante per gli utenti Oracle Database per ciò che concerne le licenze.
  • UDS Enterprise: da tenere fortemente in considerazione se state valutando una soluzione VDI; questa è probabilmente la scelta migliore per la virtualizzazione del desktop.
  • Wind River Open Virtualization (deprecato): prodotto di nicchia, pensato per la virtualizzazione real-time; unisce la solidità di oVirt alle ottimizzazioni fornite dalla patch RT del kernel Linux.

Storage

  • Red Hat Gluster Storage (RHGS): è la soluzione NAS di Red Hat basata su GlusterFS e RHEL. Utilizza un sottoinsieme delle componenti di oVirt per il management dell'infrastruttura.

Infrastruttura iperconvergente

lunedì 7 settembre 2015

La prima community italiana di oVirt

 oVirt italia  la community in lingua italiana

Abbiamo creato la prima community italiana di oVirt. Se vi occupate di cloud, di virtualizzazione, di storage... se VMware ormai vi sta un po' stretto ma nessuno vi ha mai dato un'alternativa valida... fate un salto qui e facciamoci due chiacchiere. Non ve ne pentirete. 

 oVirt Community  la community ufficiale in lingua inglese

È bene però ricordare che oVirt Italia non sostituisce la community internazionale di oVirt. La integra solamente con i contenuti in italiano. Se avete un minimo di padronanza della lingua inglese vi consigliamo caldamente di visitare e partecipare alla community ufficiale di oVirt.